MARTINA FOLENA
Martina Folena. Sono nata a Como il 18 marzo 1993. Sì, sono pesci. Iniziamo bene. A nove anni ho annunciato a tutti che volevo fare teatro. Come mi sia venuta quest’idea resta un mistero; ma talvolta questo genere di cose è appunto un mistero. Ho frequentato laboratori per ragazzi prima a Como e poi a Trento. Nel 2009, durante il semestre all’estero in Canada, a Vancouver, ho studiato regia, drammaturgia e recitazione alla Burnaby Central Secondary School: scrivo e dirigo un atto unico in inglese e mi esalto a tal punto da decidere di voler continuare a fare regia. Tornata in Italia ho fondato la Compagnia degli Ipocriti autogestita dagli studenti del Liceo Classico “G. Prati”, tutt’ora all’attivo, e ne ho diretto il laboratorio e lo spettacolo finale tratto dalle Baccanti di Euripide. Dopo la maturità è stato il momento del Servizio Civile presso la Biblioteca Comunale di Trento; mi sono occupata di lettura ad alta voce per bambini e ragazzi, formandomi come narratrice professionista. Vengo ammessa al corso di regia teatrale alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano, e l’accademia fa un po’ da spartiacque: tre anni di idilli e batoste che culminano con il saggio di diploma “Sono come voi, amo le mele” di T. Walser, vincitore del progetto Finestra sulla drammaturgia tedesca in scena al Teatro delle Passioni di Modena e al Teatro Mamim di Reggio Emilia. Dopo il diploma in regia, si spalanca la grande voragine. Ma il nulla è creativo, e infatti si è riempito presto e in modi che non avrei mai immaginato. L’incontro più felice in accademia è stato quello con il regista Antonio Latella e così mi sono ritrovata, assieme ad altri ex compagni di corso, a fare parte della rosa dei drammaturghi di Santa Estasi, il corso di alta formazione di ERT diretto da Latella. Ho firmato la riscrittura di Eumenidi, in scena al Teatro delle Passioni di Modena la scorsa primavera e presto in replica al Festival VIE. Nel frattempo ho scritto e diretto spettacoli di teatro ragazzi con cui ho iniziato a girare il nord Italia. L’ultimo, “La Panfornaia Contastorie”, è stato presentato al Festival Internazionale di Narrazione di Arzo e, fra le altre date, sarà nella stagione per le scuole di ERT. E soprattutto, ancora non so bene come, mi sono ritrovata ad essere una dei coprotagonisti di un film internazionale di prossima uscita nelle sale. In questo momento sto lavorando come attrice, regista e narratrice in giro per l’Italia. Ho sempre avuto un legame con il mondo del fantastico e dell’infanzia. Il mio scrittore preferito è Neil Gaiman. Sono appassionata di fiaba e folklore, di cultura nordeuropea e mitologia scandinava. Adoro i film di Wes Anderson e Akira Kurosawa e gli illustratori John Bauer e Charles Vess. Mi piace scrivere e suonare l’ukulele. Parlo con i gatti, e qualche volta mi rispondono.