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Regista della compagnia:
Cantiere Artaud
Attori e attrici:
Davide Arena,
Elisa Bagni,
Sara Bonci.
CIRO GALLORANO
Ciro Gallorano si avvicina al teatro da giovane attraverso esercizi di studio e trascrizione dei classici del teatro.
Si diploma come attore al Teatro Metastasio di Prato, dove sperimenta il metodo Lecoq, il metodo mimico di Orazio Costa e, tra i vari maestri, studia con Paolo Magelli, Luca Lazzareschi, Massimo Luconi e Giancarlo
Cobelli. Approfondisce lo studio della maschera con Marcello Bartoli (Commedia dell'Arte), Dario Garofalo (maschera antica) e Matteo Fantoni (maschera di carattere). Nel frattempo, si laurea in Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli studi di Siena con una tesi dal titolo Le lingue del teatro contemporaneo: Tarantino, Chiti, Borrelli seguita da Stefano Massini come relatore.
Nel 2016 fonda Cantiere Artaud, collettivo con il quale comincia a mettere in scena i propri spettacoli che scrive e dirige curando in prima persona luci, scene e costumi. Con la compagnia dal 2018 intraprende una sperimentazione sulla drammaturgia dell’immagine che lo
porta a mettere in scena il primo capitolo della “Trilogia della memoria”, L’eco della falena, spettacolo vincitore del programma “Per Chi Crea” promosso dal MiBACT e gestito da SIAE, finalista al concorso Direction Under 30 e selezionato al Bando Opera Prima. La sua ricerca artistica vuole essere il luogo della riscoperta degli archetipi, dei valori catartici, secondo l’idea che la verità risieda nel simbolismo e nel rito. Tra le altre sue creazioni le più significative sono 318: better together (2019) come autore; Il signor Pirandello è desiderato al telefono (2017), I brandelli di luce che ci rimangono (2017) e Nel fondo (2016), tratto da Bassifondi di Gork’ij, come regista.
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